Si annuncia squisitamente originale la decima edizione de L’Estro armonico, rassegna di primavera dell’associazione 753 ArteBellezza presso la chiesa di San Biagio a Bellinzona. L’associazione con sede a Bellinzona mi ha incaricato di allestire il programma dell’edizione 2024, con le mie composizioni a fare da filo conduttore.

Domenica 25 febbraio alle 17:00 mi esibirò in solitaria con “Clarinetto d’improvviso… e l’aria creò il suono”, un programma di proprie composizioni ed improvvisazioni ai clarinetti, prendendo spunto da stili differenti: dal jazz alla musica popolare, dal barocco al gregoriano, dalla world music al pop; il tutto per una miscela di timbri e gusti personali. Un momento per ascoltare, contemplare, meditare, soffermarsi, rimanere…

Domenica 3 marzo alle 17 Grazia Galletta e Michele Masserano, entrambi al pianoforte, eseguiranno celebri pagine di W.A. Mozart, Johannes Brahms e Antonin Dvorak. Questo concerto avrà luogo a Spazio Aperto, Via Gerretta 9A, Bellinzona. 

Domenica 17 marzo alle 17:00 ospiteremo due musicisti virtuosi di casa nostra: Gábor Barta al violino (Orchestre de Chambre de Lausanne) e Mattia Zappa al violoncello (Tonhalle-Orchester Zürich), entrambi di formazione classica e nel contempo abili improvvisatori. In programma pagine di J.S. Bach, Reinhold Glière e Gábor Barta. I musicisti eseguiranno inoltre “Equinozio d’autunno”, Suite commissionatami dieci anni fa proprio da Mattia Zappa, allora direttore artistico dei “Concerti in San Martino”. Per l’occasione, ho arrangiato le parti di clarinetto per il violino.

Domenica 21 aprile alle  17:00 è la volta di “Orgelwind”, con il sottoscritto e Ivan Tibolla all’organo. Il vento del mantice che si mescola al fiato dei clarinetti per una miscela e un impasto unico. Influenzata da stili diversi, questa formazione ha un linguaggio con un tocco jazzistico, che tuttavia rivela la formazione classica dei due interpreti. Dopo “Orgelwind” del 2015, è del 2021 la pubblicazione di “CheRoba in due”, album maturato durante la pandemia, sotto la spinta di una riflessione sul valore della presenza e dell’assenza. Il lavoro è stato tra l’altro presentato a “MusicaViva” su Rete Due. Oltre a brani dei musicisti, ascolteremo pagine di Claudio Monteverdi, G.B. Mantegazzi, A.R. Luciani e George Gershwin. 

Tutti i concerti sono ad ingresso con offerta libera. Sarà un piacere incontrarvi a Bellinzona, un caloroso saluto e a presto!

Download the program here.

Scurdàss

Canzone nel dialetto di Novazzano, pensando ai Bellinati e a Paulin, inconfutabilmente novazzanesi pure loro.

A song in Novazzano dialect, thinking of Paulin and the Bellinati, irrefutably from Novazzano too.

M. Santilli: voice, guitar, comp.
G. Muto: alto sax, Nica’s egg, backing vocals

Lyrics

Mò u scrivü ‘na canzun cun la ghitaréta,
senza tanti prétés, mì e la ghitaréta.

Ma sum pö scurdà d’acurdala: la ghitaréta l’è scurdada un puu.
E mò, l’è un zica stunada, tant la ghitaréta la g’ha mia prétés…

Mò u scrivü ‘na canzun cun la ghitaréta,
ma ma sum scurdà d’acurdala un puu.

Quaidün a sa tapa i urécc, l’è la mè murusa: urca che prétés!
E mò, cumè la ghitaréta, lé la s’è scurdada … scurdada da mì!

Lettera dall’America

Brano dai due umori: la malinconia dell’emigrante ticinese e la sua successiva integrazione nel ‘Nuovo mondo’.

Musical piece with two different moods: the melancholy of the Ticinian emigrant and his subsequent integration in the ‘New World’.

M. Santilli: bass clarinet, comp.
G. Muto: tenor sax

“… Non stupisce, dunque, che tra i pareri entusiasti che sono stati spesi per questo duo vi sia quello di Gianluigi Trovesi, eclettico per antonomasia, e in fondo tutt’altro che lontano da quella tradizione ticinese alla quale Muto e Santilli attingono continuamente. Alla fine, anche se non si sa bene su quale scaffale metterlo – o, forse, proprio per questo – un disco gustoso, pieno di bei suoni, di belle melodie e di geniali invenzioni.”
All about Jazz, Neri Pollastri, settembre 2007

Strada alticcia

Pasticcio delle marcie per banda ‘Airolo’ e ‘San Gottardo’ di Santilli. Percorriamo la ‘Strada alta’ carichi di sei strumenti e abbiamo sempre più la sensazione di una strada in salita. O è forse solo merito della grappa di Giornico prestataci? La conseguenza è che pure la nostra musica sale vertiginosamente.

A blend of Santilli’s band marches: ‘Airolo’ and ‘San Gottardo’. We walk along the ‘Strada alta’ carrying six instruments and feel the road getting steeper and steeper. Or is this impression caused by Giornico’s schnapps, that has been lent to us? Consequence is: our music ascends as well.

G. Muto: baritone, tenor, alto, soprano sax
M. Santilli: bass clarinet, clarinet, comp.

Scene in zona
Marco con l’ultimo allievo: “Sai, ho finalmente trovato un partner ideale, che vive ora in Francia. Se obiettivi e moti­vazione sono condivisi, la distanza e relativa. lnoltre lui è fresco di studi e padroneggia tutti i sax, il che mi costrin­ge a tenere il passo.”

Scenes within the zone
Marco with his last pupil: “You know, l’ve finally found the perfect partner. The fact that he lives in France doesn’t hurt our project any, since we share the same objectives and motivation. Besides, he just finished his studies and he’s a master of the sax – l’m bound to pull up my socks to keep up.”

O’ra valmaggina

Canto popolare della Valle Maggia. Vita di stenti e sacrifici per la giovane valmaggina. Il ballo al suono della piva (baritonale!) porta un po’ di ottimismo nella comunità contadina.

Song from Maggia Valley. In Maggia, life is hard and full of sacrifices for a young woman. The dance to the sound of a bagpipe brings a little optimism to the peasants.

M. Santilli: voice, arr.
G. Muto: baritone sax

Scene in zona
Preparando il secondo caffè, stavolta un po’ più forte, i due all’unisono: “Sì! Camaleontico! Siamo quindi sulla stessa lunghezza d’onda!” E Gio: “Dai, Kennedyci di creare un progetto dedicato al Ticino?”

Scenes within the zone
Preparing the second cup of coffee – this time a little bit stronger, the two exclaim unanimously: “Yeah! Chame­leon-like! That’s why we are on the same wavelength!” And Gio: “Hey, how about launching a project dedicated to the Ticino?”

Qualcuno volò sul nido

Brano ispirato dal canto popolare ‘Il cucù’. E’ il ritratto di un cucù un po’ stordito e stanco del solito ruolo. Quando inizia a pulsare lo Swing, comincia però a sentirsi libero di emigrare lontano…

This piece is inspired by the folksong ‘Il cucù’ (the cuckoo). It’s a portrait of a cuckoo, who’s confused and sick of his everyday life. When the swing rhythm starts pulsating, the cuckoo finally feels free to emigrate far away…

G. Muto: soprano sax, arr.
M. Santilli: clarinet, arr.

Scene in zona
Iris, visibilmente entusiasta durante l’applauso al teatro Keller62 si lascia un po’andare: “La musica dei Belli in zo­na ha mille facce, ma la più bella è la loro!”

Scenes within the zone
Iris, visibly enthused and almost forgetting her manners during the applause at the theatre Keller62: “Belli in zo­na’s music reveals thousands of faces, but the loveliest of all is theirs!”

Tunnel

Vagone verde, vagone rosso: scegli il tuo stile di vita e una volta entrato nel Tunnel, pensa a come potresti uscirne arricchito. Questa canzone è dedicata a tutti gli amici e studenti che prendevano il treno della domenica sera per andare oltre Gottardo.

Green or red compartment: choose your life-style and when you enter the tunnel, think how you could come out enriched. Song dedicated to friends and students who took the Sunday train from Bellinzona to the other side of St. Gotthard.

M. Santilli: voice, clarinet
G. Muto: baritone sax, comp.

Lyrics

Vagone verde, vagone rosso, scegli tu qual è il tuo posto
per andare nell’altro mondo più quadrato e meno rotondo.
Scivola composto il treno, alla partenza è sempre pieno.
Un saluto con la mano: vi dico ciao piano piano …
Tra Ti e Uri c’e il grande tunnel: chilometri di sforzi da premio Nobel, tonnellate di secoli sulla testa, lasciaci passare oggi ch’è festa!
Anche se non ne hai più voglia, il rumore assordante ti sveglia
dal tuo lungo stato di veglia e ti accorgi che hai ancora voglia
di vivere e di uscirne presto da questo tunnel buio pesto!
San Gottardo è sceso all’inferno, cos’è successo quel santo giorno
quando il diavolo guardava commosso quello spettacolo infuocato di rosso? Son diventato un po’ più uomo con questo viaggio un po’ dantesco. Non guardare indietro di nuovo: se non ti muovi stai fresco!

Atlantis

(4th movement of the Vortex-Suite)

La visione di un mondo in equilibrio con la natura, un mondo a misura d’uomo.

A ‘Weltanschauung’ in balance with nature, while still meeting man’s needs.

G. Muto: tenor sax, comp.
M. Santilli: bass clarinet

Scene in zona
Bucheggplatz: pioggia scrosciante, raggiungiamo il Probelokal saltando da una terraferma all’altra. Mu­niti di minidisc e pile a gogo, cominciamo a fissare al­cune improvvisazioni. I timbri si amalgamano in modo a tratti indistinguibile. La rapidità con cui nasce Qualcu­no volò sul nido è di buon auspicio: tra i due ‘Belli in zona’ l’affiatamento sembra esserci.

Scenes within the zone
Bucheggplatz: it’s raining cats and dogs. To get to the rehearsal room, we have to jump over one puddle af­ter another. With munitions of mini discs and plenty of batteries, we start recording our improvs. The sounds in­terweave – at times even indistinguishably. A good sign is how fast Qualcuno volò sul nido comes together: the foun­dation between the two ‘Belli in zona’ seems to be estab­lished.