Brano dai due umori: la malinconia dell’emigrante ticinese e la sua successiva integrazione nel ‘Nuovo mondo’.
Musical piece with two different moods: the melancholy of the Ticinian emigrant and his subsequent integration in the ‘New World’.
M. Santilli: bass clarinet, comp. G. Muto: tenor sax
“… Non stupisce, dunque, che tra i pareri entusiasti che sono stati spesi per questo duo vi sia quello di Gianluigi Trovesi, eclettico per antonomasia, e in fondo tutt’altro che lontano da quella tradizione ticinese alla quale Muto e Santilli attingono continuamente. Alla fine, anche se non si sa bene su quale scaffale metterlo – o, forse, proprio per questo – un disco gustoso, pieno di bei suoni, di belle melodie e di geniali invenzioni.” All about Jazz, Neri Pollastri, settembre 2007
Pasticcio delle marcie per banda ‘Airolo’ e ‘San Gottardo’ di Santilli. Percorriamo la ‘Strada alta’ carichi di sei strumenti e abbiamo sempre più la sensazione di una strada in salita. O è forse solo merito della grappa di Giornico prestataci? La conseguenza è che pure la nostra musica sale vertiginosamente.
A blend of Santilli’s band marches: ‘Airolo’ and ‘San Gottardo’. We walk along the ‘Strada alta’ carrying six instruments and feel the road getting steeper and steeper. Or is this impression caused by Giornico’s schnapps, that has been lent to us? Consequence is: our music ascends as well.
G. Muto: baritone, tenor, alto, soprano sax M. Santilli: bass clarinet, clarinet, comp.
Scene in zona Marco con l’ultimo allievo: “Sai, ho finalmente trovato un partner ideale, che vive ora in Francia. Se obiettivi e motivazione sono condivisi, la distanza e relativa. lnoltre lui è fresco di studi e padroneggia tutti i sax, il che mi costringe a tenere il passo.”
Scenes within the zone Marco with his last pupil: “You know, l’ve finally found the perfect partner. The fact that he lives in France doesn’t hurt our project any, since we share the same objectives and motivation. Besides, he just finished his studies and he’s a master of the sax – l’m bound to pull up my socks to keep up.”
Canto popolare della Valle Maggia. Vita di stenti e sacrifici per la giovane valmaggina. Il ballo al suono della piva (baritonale!) porta un po’ di ottimismo nella comunità contadina.
Song from Maggia Valley. In Maggia, life is hard and full of sacrifices for a young woman. The dance to the sound of a bagpipe brings a little optimism to the peasants.
M. Santilli: voice, arr. G. Muto: baritone sax
Scene in zona Preparando il secondo caffè, stavolta un po’ più forte, i due all’unisono: “Sì! Camaleontico! Siamo quindi sulla stessa lunghezza d’onda!” E Gio: “Dai, Kennedyci di creare un progetto dedicato al Ticino?”
Scenes within the zone Preparing the second cup of coffee – this time a little bit stronger, the two exclaim unanimously: “Yeah! Chameleon-like! That’s why we are on the same wavelength!” And Gio: “Hey, how about launching a project dedicated to the Ticino?”
Brano ispirato dal canto popolare ‘Il cucù’. E’ il ritratto di un cucù un po’ stordito e stanco del solito ruolo. Quando inizia a pulsare lo Swing, comincia però a sentirsi libero di emigrare lontano…
This piece is inspired by the folksong ‘Il cucù’ (the cuckoo). It’s a portrait of a cuckoo, who’s confused and sick of his everyday life. When the swing rhythm starts pulsating, the cuckoo finally feels free to emigrate far away…
G. Muto: soprano sax, arr. M. Santilli: clarinet, arr.
Scene in zona Iris, visibilmente entusiasta durante l’applauso al teatro Keller62 si lascia un po’andare: “La musica dei Belli in zona ha mille facce, ma la più bella è la loro!”
Scenes within the zone Iris, visibly enthused and almost forgetting her manners during the applause at the theatre Keller62: “Belli in zona’s music reveals thousands of faces, but the loveliest of all is theirs!”
Tema principale dell’omonimo ‘Festspiel’ di Gian Battista Mantegazzi. Nulla da invidiare agli standard del jazz. Melodia di respiro internazionale.
Theme of the homonymous ‘Festspiel’ of Gian Battista Mantegazzi. There is no need to envy jazz standards. This is a melody that has an international flavor.
M. Santilli: voice, guitar, arr. G. Muto: alto sax
Scene in zona Gio al telefono con papà Fernando: “… è clarinettista, canta, compone, arrangia, e dirige: un uomo-camaleonte!” Più tardi, davanti allo specchio: “Ho studiato sax classico ma so cimentarmi anche col jazz. I miei amici dicono che tutto quello che tocco suona. Io non ci ho mai fatto caso”. Arriva Marco, e gli mette un didgeridoo tra le mani: “Allora prova questo!” Ma Gio, da bravo ‘bello in zona’ impugna il pettine: “Avevo già composto una decina di pezzi… che sono finiti in fondo al cestino forse perché improponibili.” Poi, in un momento di slancio emotivo esclama: “Però … anch’io sono piuttosto camaleontico” e afferra per la coda il didgeridoo.
Scenes within the zone Gio at the phone with daddy Fernando:” … he’s a clarinetist, he sings, composes, arranges and conducts: he’s like a chameleon!” Much later, standing in front of the mirror: “I studied classical sax but I can also cope with playing jazz music. My friends say that whatever I touch makes a sound, which I hadn’t realized before.” Marco comes along and hands him over a didgeridoo: “So, why don’t you try this?” Gio, being a good ‘bello in zona’ lays down the comb: “I have already composed a dozen pieces … they ended up in the bottom drawer since they were probably unsuitable.” Then an emotional impulse takes over: “But… l’m also rather chameleon-like” and he snatches the tail of the didgeridoo.
La visione di un mondo in equilibrio con la natura, un mondo a misura d’uomo.
A ‘Weltanschauung’ in balance with nature, while still meeting man’s needs.
G. Muto: tenor sax, comp. M. Santilli: bass clarinet
Scene in zona Bucheggplatz: pioggia scrosciante, raggiungiamo il Probelokal saltando da una terraferma all’altra. Muniti di minidisc e pile a gogo, cominciamo a fissare alcune improvvisazioni. I timbri si amalgamano in modo a tratti indistinguibile. La rapidità con cui nasce Qualcuno volò sul nido è di buon auspicio: tra i due ‘Belli in zona’ l’affiatamento sembra esserci.
Scenes within the zone Bucheggplatz: it’s raining cats and dogs. To get to the rehearsal room, we have to jump over one puddle after another. With munitions of mini discs and plenty of batteries, we start recording our improvs. The sounds interweave – at times even indistinguishably. A good sign is how fast Qualcuno volò sul nido comes together: the foundation between the two ‘Belli in zona’ seems to be established.