Brano ispirato dal canto popolare ‘Il cucù’. E’ il ritratto di un cucù un po’ stordito e stanco del solito ruolo. Quando inizia a pulsare lo Swing, comincia però a sentirsi libero di emigrare lontano…
This piece is inspired by the folksong ‘Il cucù’ (the cuckoo). It’s a portrait of a cuckoo, who’s confused and sick of his everyday life. When the swing rhythm starts pulsating, the cuckoo finally feels free to emigrate far away…
Scene in zona Iris, visibilmente entusiasta durante l’applauso al teatro Keller62 si lascia un po’andare: “La musica dei Belli in zona ha mille facce, ma la più bella è la loro!”
Scenes within the zone Iris, visibly enthused and almost forgetting her manners during the applause at the theatre Keller62: “Belli in zona’s music reveals thousands of faces, but the loveliest of all is theirs!”
Tema principale dell’omonimo ‘Festspiel’ di Gian Battista Mantegazzi. Nulla da invidiare agli standard del jazz. Melodia di respiro internazionale.
Theme of the homonymous ‘Festspiel’ of Gian Battista Mantegazzi. There is no need to envy jazz standards. This is a melody that has an international flavor.
Scene in zona Gio al telefono con papà Fernando: “… è clarinettista, canta, compone, arrangia, e dirige: un uomo-camaleonte!” Più tardi, davanti allo specchio: “Ho studiato sax classico ma so cimentarmi anche col jazz. I miei amici dicono che tutto quello che tocco suona. Io non ci ho mai fatto caso”. Arriva Marco, e gli mette un didgeridoo tra le mani: “Allora prova questo!” Ma Gio, da bravo ‘bello in zona’ impugna il pettine: “Avevo già composto una decina di pezzi… che sono finiti in fondo al cestino forse perché improponibili.” Poi, in un momento di slancio emotivo esclama: “Però … anch’io sono piuttosto camaleontico” e afferra per la coda il didgeridoo.
Scenes within the zone Gio at the phone with daddy Fernando:” … he’s a clarinetist, he sings, composes, arranges and conducts: he’s like a chameleon!” Much later, standing in front of the mirror: “I studied classical sax but I can also cope with playing jazz music. My friends say that whatever I touch makes a sound, which I hadn’t realized before.” Marco comes along and hands him over a didgeridoo: “So, why don’t you try this?” Gio, being a good ‘bello in zona’ lays down the comb: “I have already composed a dozen pieces … they ended up in the bottom drawer since they were probably unsuitable.” Then an emotional impulse takes over: “But… l’m also rather chameleon-like” and he snatches the tail of the didgeridoo.
La visione di un mondo in equilibrio con la natura, un mondo a misura d’uomo.
A ‘Weltanschauung’ in balance with nature, while still meeting man’s needs.
Scene in zona Bucheggplatz: pioggia scrosciante, raggiungiamo il Probelokal saltando da una terraferma all’altra. Muniti di minidisc e pile a gogo, cominciamo a fissare alcune improvvisazioni. I timbri si amalgamano in modo a tratti indistinguibile. La rapidità con cui nasce Qualcuno volò sul nido è di buon auspicio: tra i due ‘Belli in zona’ l’affiatamento sembra esserci.
Scenes within the zone Bucheggplatz: it’s raining cats and dogs. To get to the rehearsal room, we have to jump over one puddle after another. With munitions of mini discs and plenty of batteries, we start recording our improvs. The sounds interweave – at times even indistinguishably. A good sign is how fast Qualcuno volò sul nido comes together: the foundation between the two ‘Belli in zona’ seems to be established.